Giovedì 8 novembre, sarà presentato dall’Isuc in collaborazione con il Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”, nell’ambito di “Umbria Libri”, l’interessante volume “Gli italiani di Tunisia. Storia di una comunità (XIX-XX secolo)”, di Marinette Pendola, Editoriale Umbra. Ne parlerà l’antropologo Alberto Sorbini, Direttore dell’Isuc e curatore della collana “I quaderni del Museo dell’Emigrazione”, insieme all’autrice. Una ricerca originale che mette in luce la presenza significativa degli italiani in Tunisia già dalla fine del XVI secolo, costituita soprattutto da ebrei sefarditi provenienti da Livorno. Nei secoli successivi la presenza degli italiani è via via cresciuta, fino a diventare fra Otto e Novecento la più importante comunità straniera dal punto di vista numerico. Gli italiani emigrati alla ricerca di un lavoro furono capaci di dotarsi si strutture sociali di notevole importanza: vennero fondate scuole, ospedali, giornali, in lingua italiana, senza alcun aiuto dalla madrepatria. Ma fu anche elaborata, nel corso degli anni, una cultura che seppe accogliere e far proprie istanze provenienti da altre culture presenti sul territorio, i cui esempi più immediati si colgono nella lingua e nell’alimentazione. Con il dinamismo che l’ha caratterizzata fin dal XIX secolo, la comunità italiana contribuì a modernizzare l’apparato produttivo ed economico del paese d’accoglienza; ne modificò il paesaggio acquisendo campi all’agricoltura e fondando piccole aziende che diedero un notevole impulso al settore, con nuovi prodotti come quelli vinicoli. Costruì di fatto tutte le infrastrutture di cui il paese aveva bisogno. Attraverso la diffusione di un numero notevole di periodici, prima da parte degli esuli risorgimentali e poi di quelli antifascisti, introdusse anche nuovi ideali sociali e politici. Il volume, oltre a ricostruire le vicende storiche della presenza italiana, analizza gli aspetti culturali e sociali che hanno caratterizzato la comunità italotunisina. L’autrice, Marinette Pendola, è nata a Tunisi da genitori di origine siciliana e dalla sua infanzia prende spunto il romanzo La riva lontana, edito da Sellerio. Studiosa della soria, degli usi e costumi della comunità italiana di Tunisia, è membro attivo del gruppo di ricerca “Progetto della memoria”, promosso dall’Ambasciata italiana di Tunisi. Per avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.emigrazione.it , nella sezione “pubblicazioni”.