Nato a Wallingford nel Connecticut da genitori di origine toscana si è presto interessato dell’emigrazione dall’Italia, concludendo il suo dottorato di ricerca presso l’Università del wisconsin nel 1963. Dopo aver brevemente insegnato nelle università di Rutgers e dell’Illinois è reclutato da quella del Minnesota, non soltanto per insegnare storia contemporanea, ma soprattutto per dirigere un nuovo centro di ricerca sull’immigrazione negli Stati Uniti, l’Immigration History Research Center, cui ha dedicato i successivi quattro decenni. Non è stata questa, però, l’unica missione della sua carriera di grande organizzatore. Ha infatti partecipato anche alla fondazione dell’American Italian Historical Association, che ha diretto dal 1966 al 1970, e della Immigration and Ethnic History Society, che ha guidato dal 1982 al 1985. Infine è stato alla testa del comitato di storici della Statue of Liberty – Ellis Island Foundation (1983-2003).
La sua produzione scientifica è stata altrettanto vasta, oltre a un numero impressionante di articoli ha curato una decina di volumi, fra i quali particolarmente interessante A Century of European migrations, 1830-1930 (Urbana , University of Illinois Press, 1991), seguito assieme a Suzanne M. Sinke. Una parte della sua attività si è svolta in Italia e non solo per ragioni di ricerca. Anche qui infatti ha utilizzato le sue doti di grande organizzatore per sostenere convegni, incontri e riviste. In particolare ha sempre seguito con attenzione la vita di “Studi Emigrazione”, “Altreitalie” e “Archivio storico dell’emigrazione italiana”, partecipando ai rispettivi comitati scientifici.
Fino all’ultimo ha continuato a studiare, preparando una biografia di Cesare Moreno, personaggio ottocentesco a cavallo fra migrazione vera e propria e vita da avventuriero. Per tanti di noi è stato così non soltanto un buon amico, ma anche un esempio chiarissimo di laboriosità e intelligenza.