Introduzione
di Paola Corti e Matteo Sanfilippo
1. Immigrazioni, emigrazioni, migrazioni interne.
Negli ultimi decenni studiosi italiani e stranieri hanno lamentato ciclicamente che i fenomeni migratori sono stati sempre ignorati dalla riflessione generale sulla storia della penisola, nonostante che essi costituiscano un elemento centrale dello sviluppo di quest’ultima. Tale critica contiene molti elementi di verità, ma non è del tutto corretta e inoltre gli specialisti dell’emigrazione italiana non sono privi di una parte di colpa, se non altro per l’incapacità di elaborare un proprio linguaggio. Per quanto riguarda la fondatezza del lamento degli studiosi di migrazioni, possiamo notare che molti storici hanno tenuto conto del fenomeno. Come segnala Emilio Franzina nel presente volume, Gioacchino Volpe inquadra già la dinamica emigratoria nella complessiva evoluzione nazionale. In seguito Renzo De Felice ed Ernesto Ragionieri ripropongono con forza la questione, mentre Emilio Sereni, Giuseppe Galasso e Ruggiero Romano ne prendono in esame alcuni sviluppi. Infine la storiografia più recente, soprattutto quella di lingua francese o inglese, sembra aperta al recupero dei fenomeni migratori nelle sintesi di storia italiana, specialmente quando concernono l’Otto-Novecento.