Roma 12-7-1947

alla posta a S. Silvestro, e l’impiegato ci assicurò che il telegramma ce lo avrebbe spedito direttamente sulla nave trovandoti ancora in viaggio, figurati la nostra gioia. Non passa 4 giorni che ricevo dall’Amministrazione delle poste, un avviso dove mi avvisava che la nave non rispondeva, e dopo due giorni un’altro avviso, sempre spiegandomi che la nave non era a portata, così non potesti ricevere niente. Spendemmo 1.000 lire senza nulla concludere. Ti lascio immaginare lo sconforto provato. Dopo questo decisi di aspettare tue nuove direttamente e così è stato. Mario se la Confederazione mi mette nell’elenco delle partenze, come già ti spiegai sull’altra, io non sento niente, parto, vuol dire che rimedieremo. A Genova ti avviserò con telegra radiogramma, così tu penserai a far qualcosa. Però il cuore mi dice che se vai via da Buenos Ayres, si troverà più facilmente l’abitazione. Ieri passai da zia Marietta e portai così tue notizie, che fu molto contenta di ricevere. Anche lei mi suggerisce di partire. Ad Evelina gli ho scritto una lettera ora avanti a te, così le ho spiegato il motivo per cui non gli hai scritto. Mario ieri prima d’impostare le due lettere andai insieme alla Signora, a Piazza Colonna per comperare 2 dollari da mettere nelle lettere. Ma giunte lì e dopo aver aspettato un bel po’ venimmo via senza concludere niente. Il motivo perché c’era scarsità di queste persone che sono continuamente sorvegliati dalla polizia, ed appunto per questo che non erano in possesso di valuta estera. Spero che il denaro te lo sarai procurato. Lunedì io e la Signora torniamo di nuovo in Via Boncompagni, perché stiamo dietro dovendosi fra poco riunire la commissione per preparare l’elenco nominativo nella quale voglio sperare che ci sia scritta anche io. Io intanto ho ripreso a far qualche cosa; in un primo momento cucii un po’ di roba per noi di cui eravamo sprovvisti, ma ho sospeso avendo visto passar il tempo. Io di spese ne ho fatte poche giusto quello che avevamo bisogno necessario. In ufficio ho ritirato già lo stipendio e gli straordinari. Munizzi stesso presentò la domanda di licenza straordinaria, ed ho ricevuto conferma per mezzo di una lettera di essere stata accettata. Il 28 di questo mese si presenterà quella del I° anno di aspettativa se ci sono ancora io lo saprò direttamente, altrimenti sarà diverso.

Sulle tue lettere non mi hai parlato di nessuna impressione tua ricevuta. Spero di provarla al più presto io. Però avevo bisogno di sapere se in questo periodo è estate od inverno, sempre per premunirmi delle cose necessarie occorrenti sul momento.

Mario mio intanto ti lascio assicurandoti che se mi fanno partire, io parto, perché ho paura che se rifiutassi non si vedrebbe più l’ora di partire. Mia madre e mia sorella ti salutano affettuosamente. Ora lascio lo spazio ai tuoi figli sentirai che cosa sono capaci di spiegarti. Ricevi tanti baci con la speranza di presto rivederci

Tua Maria

Caro papà

Io non faccio che pensarti tutto il giorno e prego la madonna che ci aiuti nelle difficoltà e nei scoraggiamenti. Papà come tu hai detto nel partire di essere tutti buoni specialmente io; dico la verità nei primi giorni ho fatto delle biricchinate ma poi mi sono pentito, e seguo la via dell’ubbidienza, Liliana e Luciana sono anche loro buone non posso lagnarmi di nulla.

Caro papà mi è dispiaciuto di non aver fatto gli esami per il motivo che già ti ha spiegato mamma, spero che laggiù potrò fare quello che non ho potuto far qui. Non vedo l’ora di riabbracciarti e per ora ti saluto e ti bacio caramente chiedendo la tua santa benedizione

Il tuo figlio Maurizio

Caro papà – Io sò che tu sei arrivato e stai bene, e voglio venire anche io, che spero presto. Intanto ti chiedo la tua S. Benedizione e ti saluto baciandoti tanto tanto

Tua figlia

Luciana

Caro papà –

Non puoi immaginare quanto ci ha fatto piacere la tua lettera che l’aspettavamo tanto mi dispiace che ancora non posso raggiungerti ma con l’aiuto di Dio speriamo presto riabbracciarti.

Come sono contenta di fare questo lungo viaggio così vedo e conosco qualche cosa. Spiegami bene come si vive laggiù. Chiedendoti la tua S. Benedizione ti saluto caramente e ti bacio tanto tanto

Tua figlia – Liliana