Dopo il successo del convegno internazionale svoltosi nel 2011 a Trento intitolato «Archivi migranti. Tracce per la storia delle migrazioni italiane in Svizzera nel secondo dopoguerra», la Fondazione Museo stoico del Trentino, attraverso il Centro di documentazione sulla storia dell’emigrazione trentina, prepara un nuovo appuntamento dedicato agli studi sulle migrazioni italiane.
Il convegno, che si intitolerà “Paesani. Microcosmi delle migrazioni italiane”, intende prendere spunto dalle numerose ricerche di carattere locale sulle migrazioni italiane apparse negli ultimi anni in tutto il Paese: microstorie che raccontano con passione di dettaglio le particolarità di tante vicende migratorie che trassero la propria unicità dal contesto geografico di partenza, dalla Sicilia al Trentino, passando per comuni, vallate, regioni.
Un mosaico di saperi e intelligenze che diede corpo alla massa – solo a prima vista indistinta – degli emigranti che nel secondo dopoguerra calcarono le strade d’Europa alla ricerca di migliori prospettive di vita. Un racconto di territori diversi, ciascuno con le proprie particolarità, in un’Italia tutta «da fare», nella quale l’orizzonte per molti era ancora il campanile e la solidarietà migrante si rivolgeva prima di tutto ai «paesani», quando ancora un sentimento nazionale doveva emergere, favorito anche dall’esperienza migratoria.
Nel corso del convegno ci si interrogherà criticamente sui risultati più interessanti dal punto di vista metodologico e storiografico di questo fiorire di ricerche che indagano in profondità le vicende migratorie di territori ristretti e si cercherà di capire quale apporto queste possono dare alla storiografia generale sulle migrazioni italiane della seconda metà del Novecento.
Si cercherà inoltre di indagare, oltre alle caratteristiche peculiari dei fenomeni migratori su scala locale, la loro dimensione politica e identitaria: quale interpretazione ne diedero le istituzioni locali e come intervennero su di essi?
In molte province o regioni nacquero associazioni di emigrati che ebbero un ruolo importante a fianco di chi partiva e che si inserirono con forza nelle dinamiche politiche dei diversi territori. Come si sviluppò il loro operato e come contribuirono a costruire – insieme ad altre istituzioni – un’«identità migratoria» dei singoli territori, intesa come narrazione di una peculiare vicenda di partenze e arrivi?
L’approccio «micro» può essere un buon punto di partenza per cercare di mettere a fuoco un altro punto cardine nell’interpretazione dei fenomeni migratori: il passaggio da un’emigrazione tradizionale, di mestiere, stagionale, le cui peculiarità sono legate profondamente ai territori, a un’emigrazione di massa e non specializzata legata allo sviluppo della grande industria fordista in Europa nel secondo dopoguerra. Come avvenne questo cambiamento e quali furono le differenze e le continuità rispetto ai flussi migratori precedenti?
L’arco temporale attorno a cui si focalizzerà il convegno è quello che va dalla fine del secondo conflitto mondiale alla metà degli anni settanta, quando la crisi economica segnò una battuta d’arresto nell’emigrazione verso l’Europa industrializzata.
L’orizzonte geografico di riferimento del convegno è il Vecchio continente: nel secondo dopoguerra infatti il flusso verso le Americhe e l’Australia divenne secondario rispetto alla massiccia emigrazione verso i paesi più ricchi dell’Europa. Un flusso ancora poco studiato e che merita una nuova stagione di studi e riflessioni metodologiche.
Il convegno, che si terrà a Trento il 6 dicembre 2012, si propone di fare il punto sullo stato dell’arte in questo settore degli studi sulle migrazioni italiane, dando visibilità alle più interessanti ricerche in corso e offrendo agli studiosi un luogo di confronto su pratiche e metodologie di ricerca.
Invitiamo dunque i ricercatori interessati a partecipare a spedire via mail una presentazione della loro ricerca (al massimo 2500 battute), corredata dal curriculum vitae e dai recapiti per essere ricontattati, entro e non oltre il 31 ottobre 2012 al seguente indirizzo di posta elettronica: info@museostorico.it.
All’interno del programma del convegno, nel corso del quale i ricercatori avranno la possibilità di confrontarsi con storici che da anni si occupano di questo settore di studi, verrà riservato lo spazio per l’esposizione di quattro delle ricerche che risponderanno a questo Call.
Ai ricercatori che parteciperanno al convegno la Fondazione Museo storico del
Trentino offrirà l’ospitalità e il rimborso delle spese di viaggio.
Trento, 27 settembre 2012
Per informazioni:
Mattia Pelli
ricercatore, curatore del Convegno
Valentina Galasso
responsabile del Centro di documentazione sulla storia dell’emigrazione trentina
0461/230482