Il rilievo delle suggestioni personali ha fortemente influenzato anche la scelta dei temi della produzione storiografica di Nunzio Pernicone. Nel suo caso, però, la dimensione biografica non è rimasta limitata alla mera appartenenza etnica. Suo padre, Salvatore Pernicone, era stato attivo nei circoli anarchici di New York nel primo dopoguerra e aveva mantenuto a lungo ottimi rapporti con il principale esponente dell’anarchismo italo-americano, Carlo Tresca, del quale aveva messo in scena due pieces teatrali antifasciste per conto della Filodrammatica Moderna, L’attentato a Mussolini, ovvero il segreto di Pulcinella nel 1925 e Il vendicatore nove anni più tardi ((Gerald Meyer, Carlo Tresca: The Dilemma of an Anti-Communist Radical, “Altreitalie”, 34 (2007), p. 95.)).
Cresciuto da ragazzo a contatto con l’ambiente anarchico newyorkese, non appare casuale che, una volta intrapresa la professione di storico, Pernicone abbia voluto interessarsi proprio dell’anarchismo italiano e delle sue diramazioni negli Stati Uniti.
La sua prima monografia – riedita nel 2009 e anticipata da una relazione molto più sintetica ma di maggiore respiro cronologico, presentata a un convegno dell’American Italian Historical Association nel 1972 – è stata, infatti, una rassegna del movimento anarchico in Italia nel trentennio successivo alla proclamazione dell’unità nazionale. Con quest’opera Pernicone ha voluto in particolare stabilire il dinamismo, la centralità e perfino il primato temporaneo dell’anarchismo, promosso soprattutto dal fascino esercitato dall’esule russo Michael Bakunin, all’interno della sfaccettata realtà delle forze rivoluzionarie e antimonarchiche postunitarie, prima che il movimento entrasse in fase di declino alla fine degli anni Settanta, nonostante i tentativi intrapresi da Errico Malatesta per rivitalizzarlo, sotto i colpi della repressione delle autorità e per l’esplodere di polemiche interne su questioni essenzialmente teoriche e strategiche che finirono per lacerarlo e per isolarlo dalle masse ((Nunzio Pernicone, Italian Anarchism, 1864-1892, Princeton, NJ, Princeton University Press, 1993 (rpt. Oakland, CA, AK Press, 2009); Idem, Anarchism in Italy, 1872-1900, in Italian American Radicalism. Old World Origins and New World Developments, a cura di Rudolph J. Vecoli, Staten Island, NY, American Italian Historical Association, 1974, pp. 1-29.)).