Nelly Valsangiacomo, Dietro al microfono. Intellettuali italiani alla radio Svizzera 1930-1980, Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2015, 180 pp.
Non è un libro di emigrazioni in senso stretto, ma uno studio dei legami fra Italia e Svizzera in un periodo cruciale che ha visto il passaggio dalle migrazioni politiche antifasciste a quelle di lavoro (giornaliere, stagionali, o di più lunga durata). Come segnala l’autrice, vera “dea ex machina” degli studi sui rapporti tra le due nazioni (si veda in questo numero la scheda sul convegno da lei organizzato), la Radio Svizzera di lingua italiana si è trovata a fare da ponte tra le realtà linguistiche locali e al contempo tra la cultura italofona elvetica e quella peninsulare. Ha così fatto circolare idee e intellettuali italiani in Svizzera, concedendo spesso a questi ultimi una maggior libertà di quella goduta in patria. Questo libro inaugura un nuovo filone delle ricerche di Valsangiacomo, basato sul suo interesse per la radio quale medium che nel corso del Novecento è penetrato in tutte le case.
Patrizia Salvetti, Oltremare. Memorie femminili tra antiche radici e nuove identità, Roma, Fattore Umano Edizioni, 2016, 218 pp.
Attraverso le interviste a tre italiane emigrate in Argentina, Patrizia Salvetti ricostruisce il vissuto quotidiano femminile della comunità italiana a partire dal secondo dopoguerra. Salvetti sottolinea come le loro storie, “[p]ur tenendo sempre presenti variabili quali: provenienza regionale, ambiente urbano, generazioni, condizioni culturali, sociali ed economiche del gruppo parentale”, siano “accomunate principalmente dalla non eccezionalità delle loro vite, nonostante l’eccezionalità di un’esperienza quale quella migratoria”. Sono tre storie di vita normali, che proprio perché tali riescono a darci il riflesso più esatto di quello che hanno passato le emigranti del secondo dopoguerra.
Marco Soresina, Italian emigration policy during the Great Migration Age, 1888–1919: the interaction of emigration and foreign policy, “Journal of Modern Italian Studies”, 21 (2016), pp. 723-746
Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione per la politica emigratoria della stato italiano e i suoi incroci con quella estera. Questo lavoro di Soresina, specialista della storia ottocentesca d’Italia e professore associato a Milano, compie una sintesi dei lavori più recenti e al contempo li confronta con quanto pubblicato proprio al tempo della cosiddetta grande emigrazione. Inoltre riaffronta il ruolo del Commissariato generale dell’emigrazione, interno al Ministero degli Affari Esteri e quindi ideale camera di compensazione fra le istanze di politica emigratoria e quelle di politica estera.