Immagini di migrazioni, di Paola Ducato

Immagini di migrazioni

Paola Ducato, Immagini di migrazioni, Foligno Editoriale Umbra, 90 pp.

Immagini di migrazioni, di Paola DucatoGià alcuni anni fa il Museo Regionale dell’Emigrazione di Gualdo Tadino ha pubblicato un primo volumetto sulla rappresentazione cinematografica delle migrazioni: Luisa Cigognetti e Lorenza Servetti, Migranti in celluloida. Storici, cinema ed emigrazione, Foligno, Editoriale Umbra, 2003. Oggi propone questo quaderno di grande formato, che non soltanto traccia una schematica introduzione alla materia, […]
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Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua

Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua

Barbara Turchetta, Laura Mori ed Elisa Ranucci, Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua, Roma-Bari, Laterza, 2007, 158 pp.

Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della linguaBarbara Turchetta e le sue collaboratrici si sono poste l’obiettivo di studiare “quelle forme di italiano nel mondo per così dire 'divergenti' dalla varietà di lingua di riferimento in Italia” (p. 1). Hanno dunque esplorato l’italiano come lingua: seconda in Europa e nel mondo, cioè l'italiano delle comunità emigrate; ufficiale e di lavoro nelle istituzioni comunitarie; della legislazione europea; appresa dai non italiani. […]
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Brasile la stella del Sud

Brasile, la stella del Sud

Brasile, la stella del Sud. Quaderni Speciali di Limes. Supplemento al n. 3/2007. Direttore responsabile Lucio Caracciolo. Roma: Gruppo Editoriale L’Espresso spa.
www.limesonline.com

Brasile la stella del SudLa recente pubblicazione nei Quaderni Speciali di Limes, prestigiosa rivista italiana di geopolitica, di un numero unico su Brasile, la stella del sud, è certamente segno dei tempi e frutto di un nuovo interesse politico-culturale dell’Italia contemporanea verso il Brasile e l’America Latina. Il numero è articolato in tre parti. La prima, “È nata una stella”, di contenuto storico e geopolitico propriamente detto, una seconda, “Fratture e frontiere nel continente verdeoro”, sulle prospettive identitarie, tra natura, cultura e vocazione industriale, tra presente problematico e futuro promettente. Chiude il numero una terza parte, “Italia-Brasile, andata e ritorno”, che aggiorna su un rapporto ritrovato, dopo l’indifferenza degli anni ’90-inizio 2000, e sul quale qui si vuole spendere qualche riflessione.
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From Steel Tracks to Gold-Paved Streets. The Italian Immigrants and the Railroad in the North Central States

From Steel Tracks to Gold-Paved Streets

Marie-Christine Michaud, From Steel Tracks to Gold-Paved Streets. The Ilalian Immigrantsand the Railroad in the North Central States, New York, Center for Migration Studies, 2005, xvi-204 pp.

From Steel Tracks to Gold-Paved Streets. The Italian Immigrants and the Railroad in the North Central StatesAd eccezione del caso degli insediamenti in California, la presenza degli italiani nelle regioni degli Stati Uniti a ovest del Mississippi è stata oggetto di scarsa attenzione da parte degli storici. Non a caso, il principale lavoro di sintesi su questo tema resta ancora lo studio, per certi aspetti pionieristico, di Andrew Rolle, The Immigrant Upraised (Norman, University of Oklahoma Press, 1968). La sua riedizione senza modifiche sostanziali, nonostante un titolo differente (Westward the Immigrants. Italian Adventurers and Colonists in an Expanding America, Niwot, University Press of Colorado, 1999), a trent’anni dalla sua prima uscita attesta ulteriormente la stasi delle ricerche in tale settore. Di per se stessa, però, la ripubblicazione del libro di Rolle è indicativa della crescita di un interesse per le vicende degli italiani al di fuori dei centri urbani dell’est e del mid-west, come dimostrato in tempi più recenti dai contributi raccolti negli atti del XXXIV congresso annuale dell’American Italian Historical Association (Italian Immigrants Go West: The Impact of Locale on Ethnicity, a cura di Janet E. Worrall, Carol Bonomo Albright e Elvira G. Di Fabio, Cambridge, MA, American Italian Historical Association, 2003) o dall’eccentrico libro di Alessandro Trojani, Go West! Alla ricerca degli italiani nel West americano (Firenze, Nuova Toscana Editrice, 2004).

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If the Sidewalks of These Streets Could Talk

If the Sidewalks of These Streets Could Talk

Marina Cacioppo, “If the Sidewalks of These Streets Could Talk”: Reinventing Italian-American Ethnicity. The Representation and Construction of Ethnic Identity in Italian-American Literature, Torino, Otto, 2005, 170 pp.

If the Sidewalks of These Streets Could TalkGli studi svolti o coordinati da Werner Sollors a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta hanno contribuito all’affermazione sia del concetto di etnia come fluida costruzione sociale e culturale, soggetta a un continuo processo di rinegoziazione tramite l’interazione tra le comunità immigrate e la società di adozione (Beyond Ethnicity, New York Oxford University Press, 1986; The Invention of Ethnicity, ivi, 1989), sia del principio che l’americanistica debba includere anche l’analisi dei testi creati dalle minoranze statunitensi in lingue differenti dall’inglese (Multilingual America, New York, New York University Press, 1998). Marina Cacioppo ricorre a queste due nozioni per svolgere un’acuta riflessione su come sia stata rappresentata e si sia trasformata l’identità italo-americana attraverso un esame attento e originale di tre generi […]

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La Nonciature de France (1819-1904) et ses archives

La Nonciature de France (1819-1904) et ses archives

Olivier Poncet,, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2006, 338 pp.

 La Nonciature de France (1819-1904) et ses archivesSu questa rivista abbiamo più volte segnalato l’importanza degli archivi ecclesiastici per lo studio dei movimenti emigratori. Un recente volume corrobora con le sue indicazioni questa petizione di principio.
Olivier Poncet insegna all’École Nationale de Chartes di Parigi, dopo aver trascorso alcuni anni a Roma come borsista dell’École Française e aver lavorato agli Archivi Nazionali francesi. Negli ultimi anni si è imposto come uno dei grandi esperti di storia vaticana: si veda il suo Les entreprises éditoriales liées aux Archives du Sainte-Siège. Histoire et bibliographie, Rome, Collection de l’École Française de Rome, 2003, nonché Offices et Papauté (XIVe-XVIIe siècle). Charges, hommes, destins, a cura sua e di Armand Jamme, Roma, Collection de l’École Française de Rome, 2005. In questo settore non si è limitato soltanto all’età moderna (il settore storiografico dal quale proviene, cfr. Pomponne de Bellièvre (1529-1607), un homme d’État au temps des guerres de Religion, Paris, École des Chartes, 1998), ma ha approfondito i rapporti tra Francia e Santa Sede sull’arco di più secoli, come dimostra l’importantissimo saggio Grammaire et diplomatie sous la Troisième république. 

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Astigiani nella Pampa. L’emigrazione dal Piemonte, dal Monferrato e dalla provincia di Asti in Argentina

Astigiani nella Pampa

Giancarlo Libert, , Torino, Associazione amici degli archivi piemontesi, 2005, 318 pp.

Astigiani nella Pampa. L’emigrazione dal Piemonte, dal Monferrato e dalla provincia di Asti in Argentina Tra tutte le correnti migratorie regionali italiane, quella piemontese è notoriamente una delle più studiate. Questo è avvenuto – come rilevato dai più recenti bilanci storiografici sulla dimensione regionale dell’emigrazione italiana – grazie alle numerose iniziative che in Piemonte sono state intraprese a livello regionale, subregionale e locale, con il supporto di enti, istituzioni e fondazioni particolarmente attente a questa importante componente della storia della regione. Nell’ambito di questa nutrita produzione bibliografica il volume di Libert colma tuttavia un vuoto, perché si concentra su una delle realtà provinciali finora meno analizzate. Come è stato infatti rilevato nell’ampia rassegna bibliografica, pubblicata dalla Regione Piemonte nel 1999, l’astigiano ha ricevuto minore attenzione, nelle ricerche sull’emigrazione regionale, pur trattandosi di una delle aree con una vocazione migratoria molto antica.

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