Immagini di migrazioni, di Paola Ducato

Immagini di migrazioni

Paola Ducato, Immagini di migrazioni, Foligno Editoriale Umbra, 90 pp.

Immagini di migrazioni, di Paola DucatoGià alcuni anni fa il Museo Regionale dell’Emigrazione di Gualdo Tadino ha pubblicato un primo volumetto sulla rappresentazione cinematografica delle migrazioni: Luisa Cigognetti e Lorenza Servetti, Migranti in celluloida. Storici, cinema ed emigrazione, Foligno, Editoriale Umbra, 2003. Oggi propone questo quaderno di grande formato, che non soltanto traccia una schematica introduzione alla materia, […]
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Gli immigrati italiani nel cinema canadese. Un’intervista a Bruno Ramirez

Oltre venti anni fa molti studiosi dell’emigrazione italiana in Canada furono folgorati da un’opera a metà strada fra il documentario e la docu-fiction: Caffé Italia, Montréal (Montréal, ACPAV, 1985 ; regia di Paul Tana; scenggiatura di Paul Tana e Bruno Ramirez). In poco meno di un’ora e mezza (ma una delle versioni circolanti raggiungeva appena i 57’) lo spettatore si trovava immerso nella comunità e soprattutto nella quotidianeità “italiana” della metropoli quebecchese.
In particolare spiazzavano i primi minuti. Un cantante atticciato si scatenava sul palco nell’allora tipica atmosfera heavy metal. Alla fine del pezzo rientrava nei camerini, dove chiacchierava in inglese con due bionde groupies, ma veniva interrotto da una televisione locale. E qui scattava la prima sorpresa: l’intervista era in francese, perché aveva luogo a Montréal nel Québec, e il cantante rispondeva con il pesante accento locale.

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Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua

Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua

Barbara Turchetta, Laura Mori ed Elisa Ranucci, Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua, Roma-Bari, Laterza, 2007, 158 pp.

Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della linguaBarbara Turchetta e le sue collaboratrici si sono poste l’obiettivo di studiare “quelle forme di italiano nel mondo per così dire 'divergenti' dalla varietà di lingua di riferimento in Italia” (p. 1). Hanno dunque esplorato l’italiano come lingua: seconda in Europa e nel mondo, cioè l'italiano delle comunità emigrate; ufficiale e di lavoro nelle istituzioni comunitarie; della legislazione europea; appresa dai non italiani. […]
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Brasile la stella del Sud

Brasile, la stella del Sud

Brasile, la stella del Sud. Quaderni Speciali di Limes. Supplemento al n. 3/2007. Direttore responsabile Lucio Caracciolo. Roma: Gruppo Editoriale L’Espresso spa.
www.limesonline.com

Brasile la stella del SudLa recente pubblicazione nei Quaderni Speciali di Limes, prestigiosa rivista italiana di geopolitica, di un numero unico su Brasile, la stella del sud, è certamente segno dei tempi e frutto di un nuovo interesse politico-culturale dell’Italia contemporanea verso il Brasile e l’America Latina. Il numero è articolato in tre parti. La prima, “È nata una stella”, di contenuto storico e geopolitico propriamente detto, una seconda, “Fratture e frontiere nel continente verdeoro”, sulle prospettive identitarie, tra natura, cultura e vocazione industriale, tra presente problematico e futuro promettente. Chiude il numero una terza parte, “Italia-Brasile, andata e ritorno”, che aggiorna su un rapporto ritrovato, dopo l’indifferenza degli anni ’90-inizio 2000, e sul quale qui si vuole spendere qualche riflessione.
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Immigrazione italiana, comunismo e antifascismo nell’entre-deux-guerre argentino: l’Ordine Nuovo,

Ricardo Pasolini1
Antifascismo italiano, antifascismo argentino
Las experiencias antifascistas italianas en Argentina estuvieron presentes al menos desde el advenimiento del fascismo en Italia. Dada la importante composición de extranjeros en partidos políticos como el socialista y el comunista argentinos, y el flujo ahora identificable de los exiliados políticos en el componente inmigratorio, desde mediados de la década de 1920 es posible advertir un importante movimiento antifascista de origen italiano, que a partir del asesinato de Matteotti involucra también a los partidos de la izquierda argentina del momento. De este modo, durante ese período inicial se constituyen varias organizaciones activas como la Unione Antifascista Italiana, un organismo al que adherirán el Círcolo Giacomo Matteotti, la Sezione Socialista Italiana, el Gruppo Comunista, el Centro Repubblicano Italiano, la Unione Proletaria Italiana Reduci di Guerra, la Alleanza Antifascista Italiana y los grupos anarquistas.2 También, en junio de 1927, se instala en la sede partidaria de la Casa del Pueblo del Partido Socialista Argentino, un busto de Matteotti esculpido clandestinamente en Italia, y se organiza un acto conjunto de las asociaciones antifascistas, y de las dos líneas del socialismo italiano que habían sido acogidas en el seno del Partido Socialista Argentino: la reformista y la maximalista, más allá de que no se aceptaran grupos idiomáticos, pues la política de integración del socialismo argentino promovía la naturalización de los inmigrantes.3 De allí en más, los lazos entre el socialismo local y el de origen étnico no dejarán de hacerse efectivos, aunque desde el socialismo argentino se criticará la escasa voluntad de sus pares italianos de ayudar a constituir un verdadero movimiento político y sindical en el país.
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