Nazionalismo da esportazione: la guerra di Libia sulla stampa italiana in Argentina e Brasile
Il Cinquantenario dell’Unità d’Italia (1911) e l’emigrazione
Federica Bertagna
Nazionalismo da esportazione: la guerra di Libia sulla stampa italiana in Argentina e Brasile
Il 29 settembre 1911 l’Italia dichiarò guerra alla Turchia con l’obiettivo di annettersi la Tripolitania e la Cirenaica, due aree costiere del Nord Africa ritenute strategiche, e del resto le uniche ancora libere dopo che in luglio un accordo tra Francia e Germania aveva assegnato alla prima il protettorato sul Marocco1. Il mutamento degli equilibri nel Mediterraneo meridionale che venne così a determinarsi fu il pretesto dell’aggressione, ma le mire italiane sulle province dell’Impero ottomano, dopo essere rimaste per trent’anni congelate e consegnate al lavoro della diplomazia, almeno dall’inizio del 1911 non erano più un segreto per nessuno2.
Continue readingMatteo Sanfilippo intervista Ettore Melani
Interviste
Matteo Sanfilippo
Matteo Sanfilippo intervista Ettore Melani
Da due anni gira per il web Un giorno in Europa: nuove forme di emigrazione (2008), interessante documentario girato da Ettore Melani e montato da Nadia Baldi. Il filmato di quasi un’ora è dedicato ai vari aspetti e ai vari problemi della nuova emigrazione continentale under 35, seguiti ricostruendo la giornata tipo di qualcuno che si sposta per lavoro in un’altra città, un altro paese. L’autore, sulla scia del dibattito innescato dal manifesto di Claudia Cucchiarato, ci ha proposto di rendere disponibile la sua opera e un trailer (si possono scaricare da http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=13328). Inoltre ci ha concesso questa intervista.
Continue readingQuaderni Asei – 7
Matteo Pretelli La via fascista alla democrazia americana Cultura e propaganda nelle comunità italo-americane ISBN 9788878532915
Continue readingStampa migrante. Giornali della diaspora italiana e dell’immigrazione
Federica Bertagna intervista Pantaleone Sergi
Stampa migrante. Giornali della diaspora italiana e dell’immigrazione
Pantaleone Sergi, per più di venti anni inviato speciale del quotidiano “La Repubblica”, fondatore e direttore del “Quotidiano della Calabria” e della rivista trimestrale “Comunicando – Osservatorio sull’Informazione nel Sud”, è Deputato di Storia Patria della Calabria e docente di Storia del giornalismo all’Università della Calabria.
È autore di numerose monografie, tra cui La “Santa” violenta (Premio Sila 1991); Le mie Calabrie (1993); Quotidiani desiderati. Giornalismo, editoria e stampa in Calabria (2000); Il quotidiano dei 57 giorni (2001); Gli anni dei Basilischi. Mafia stato e società in Basilicata (2003); L’informazione in Basilicata (2003, con Concetta Guido); Pane, Pace e Costituente. Una “Voce” socialcomunista in Puglia 1945-1947 (2004); Stampa e società in Calabria (2008); Storia del Giornalismo in Basilicata (2009). Con Ferdinando Cordova ha curato il volume Regione di confino. Calabria 1927-1943 (2005).
Continue readingLe celebrazioni del cinquantenario e i prominenti italo-americani negli Stati Uniti
Il Cinquantenario dell’Unità d’Italia (1911) e l’emigrazione
Stefano Luconi
Le celebrazioni del cinquantenario e i prominenti italo-americani negli Stati Uniti
Come è noto, il plurisecolare ritardo nel conseguimento dell’unificazione politica italiana causò la sopravvivenza di marcate forme di campanilismo che gli emigranti portarono sovente con loro nelle terre di adozione1. La frammentazione della vita associativa delle organizzazioni etniche italiane negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento offre un’illustrazione paradigmatica della permanenza di divisioni, basate sul senso di identità regionale, provinciale o addirittura locale, nei paesi di destinazione. Fino dalla sua costituzione nel 1905 l’Ordine Figli d’Italia in America accolse nelle proprie fila qualsiasi individuo di ascendenza italiana, a prescindere dal luogo di origine nella penisola2. Tale principio, però, costituì un’eccezione, anziché la regola, in gran parte delle società mutualistiche o ricreative che gli immigrati italiani fecero sorgere negli Stati Uniti nei decenni che precedettero lo scoppio della prima guerra mondiale. La maggioranza di queste organizzazioni, infatti, tendeva generalmente ad accettare come membri soltanto gli immigrati provenienti da una specifica regione, una particolare provincia o perfino un singolo centro, escludendo chiunque – ancorché italiano – fosse nato altrove3. Un’indagine del Ministero degli Affari Esteri riscontrò che nel 1910, nella sola città di New York, erano presenti ben 338 associazioni fondate da immigrati italiani4. La denominazione di quasi tutte si rifaceva a località della penisola oppure ai relativi santi patroni, a ulteriore dimostrazione della loro natura campanilistica. Come aveva osservato l’avvocato Gino Carlo Speranza solo pochi anni prima proprio per New York, “La separazione morale della vecchia penisola è trasportata qui; ogni provincia, ogni città, ogni villaggio ha una propria società e, sebbene tutte siano collocate sullo stesso piano e abbiano uno scopo simile, non si uniscono mai nelle loro iniziative e raramente fanno in modo di unire le forze dei loro membri”5. Gli fece eco da San Francisco il giornalista Carlo Andrea Dondero, che lamentò “il tanto sfoggio di Associazioni quanti sono […] gli alti campanili d’Italia – tutte lottanti una contro l’altra”6.
Continue readingVite ritrovate – Emigrazione e letteratura italiana di Otto e Novecento
L’emigrazione italiana tra ricostruzione e miracolo economico
Il 25 gennaio, presso la sala riunioni ISSM, si terrà il seguente seminario: ore 10,30. “L’emigrazione italiana tra ricostruzione e miracolo economico ” (Michele Colucci)
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Il Cinquantenario dell’Unità d’Italia (1911) e l’emigrazione
Daniele Natili
L’emigrazione nella campagna di Libia del 1911
Nel 1911 era in pieno corso la campagna di stampa volta ad orientare l’opinione pubblica italiana in favore della guerra contro la Turchia per la conquista della Libia1, la “quarta sponda” italiana2. L’emigrazione da subito divenne uno dei temi principali della propaganda nazionalista pro-tripolina. In questa sede cercheremo di ricostruire brevemente la forma che il rapporto tra emigrazione ed espansione coloniale – che nella storia d’Italia, è noto, è stato più volte oggetto del dibattito politico e pubblico3 – ha assunto in quella contingenza storica, mettendo in evidenza la funzione e il peso che tale argomento ha avuto in relazione alla mobilitazione del paese in sostegno della guerra.
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