L’epoca della Grande Emigrazione I° Parte

Per  una storia degli italiani in Nord America

Negli ultimi venticinque anni diversi progetti di ricerca canadesi, italiani e statunitensi hanno permesso di catalogare la maggior parte delle carte relative al Nord America negli archivi della Santa Sede e in quelli di alcuni ordini e congregazioni religiose. In particolare tra i primi sono stati schedati: l’Archivio Segreto Vaticano, la sezione manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, l’archivio storico della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli o “de Propaganda Fide”, l’archivio della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari, gli archivi del S. Uffizio e dell’Indice presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, infine, sia pure sommariamente, l’archivio del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti.
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Da figlia di emigranti a prima donna Governatore di uno Stato americano

 Marcella Serpa, Ella Tambussi Grasso. Da figlia di emigranti a prima donna Governatore di uno Stato americano, Acqui Terme, Edizioni Impressioni Grafiche, 2007, 173 pp.

Eletta governatrice dello Stato del Connecticut nel 1974, Ella Tambussi Grasso fu la prima italo-americana ad assurgere alla ribalta politica nazionale negli Stati Uniti. La sua vittoria, infatti, precedette di dieci anni il conferimento a Geraldine A. Ferraro della candidatura democratica per la vicepresidenza nel 1984.

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Italians Then, Mexicans Now

Italians Then, Mexicans Now

Italians Then, Mexicans NowJoel Perlmann, Italians Then, Mexicans Now: Immigrant Origins and Second-Generation Progress, 1890 to 2000 (New York: Russell Sage Foundation, 2005).

La nuova ondata di emigrazione di massa diretta verso gli Stati Uniti dopo l’approvazione della legge Hart-Celler nel 1965 e che ha continuato ad aumentare negli ultimi decenni ha spinto molti Americani a chiedersi se i movimenti migratori siano ormai fuori controllo. Molti americani sono convinti che gli immigrati di oggi siano completamente diversi da quelli che arrivarono negli Stati Uniti tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.

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L’emigrazione lucana in età contemporanea Evoluzione e ricerca storiografica

A differenza di altre regioni in Basilicata l’emigrazione rappresentò sicuramente il fenomeno che, più di ogni altro, ne cambiò il volto, spopolandola ampiamente e privandola delle sue forze più importanti. Secondo Francesco Saverio Nitti questo enorme movimento migratorio, che non ebbe precedenti nella storia italiana, costituì la causa modificatrice più profonda dell’assetto economico, morale e sociale del meridione, all’infuori di ogni influenza del Governo e della borghesia1.

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Migrazioni di ieri e di oggi

Casa della memoria e della Storia

Una giornata di confronto sull’emigrazione italiana nel mondo e di discussione sull’attuale processo migratorio, sulla trasformazione del nostro paese da luogo di emigrazioni in terra di approdi. In questa direzione la storia di Ellis Island offre uno spunto di riflessione per comprendere meglio le dinamiche e le implicazioni psicologiche di tali processi.
Coordina Patrizia Salvetti – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

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Small Towns, Big Cities. The Urban Experience of Italian Americans

Small Towns, Big Cities. The Urban Experience of Italian Americans, XLI conferenza annuale dell’American Italian Historical Association, New Haven, CT, 6-8 novembre 2008

Dal 1968 l’American Italian Historical Association organizza un convegno annuale per fare il punto sugli studi italo-americani e dibattere sui nuovi indirizzi di ricerca. L’incontro del 2008, coordinato da Michael Vena, si è svolto presso la Southern Connecticut State University di New Haven ed è stato dedicato alla presenza degli italo-americani in ambiente urbano.

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L’Hospedaria de imigrantes: la porta dell’America

L’Hospedaria de Imigrantes di São Paulo è uno dei luoghi simbolo delle migrazioni nelle Americhe. Come Ellis Island per gli Stati Uniti, Pier 21 per il Canada, l’Hotel de Inmigrantes per l’Argentina – solo per citare i più noti punti di approdo dei piroscafi carichi di emigranti – l’Hospedaria ha rappresentato per chi arrivava in Brasile una delle principali porte d’ingresso, una delle porte per l’America. A volte solo per alcuni giorni, a volte per intere settimane, le sale dell’Hospedaria hanno ospitato nel corso di novant’anni quasi due milioni di persone – in maggioranza italiani – di oltre settanta nazionalità diverse dell’Europa, dell’Asia e del Medio Oriente. Se a questi si aggiungono i migranti interni, oltre un milione in gran parte in arrivo dagli stati del Nord–Est, arriviamo a più di tre milioni di persone, tre milioni di schegge di storia delle migrazioni in Brasile.
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