Concorso Video Memorie migranti

V Edizione 2008 / 2009

Il Museo Regionale dell'Emigrazione "Pietro Conti" di Gualdo Tadino (Pg), in collaborazione con l'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea, bandisce un Concorso per la migliore testimonianza video sul tema dell'emigrazione italiana all'estero. Lo scopo dell'iniziativa è quello di favorire il recupero e la sensibilizzazione della memoria storica dell'emigrazione italiana nel mondo dalla fine dell'Ottocento ai nostri giorni, nonché favorire un'attività di ricerca e di studio sugli aspetti storici, sociali ed economici legati all'esodo. I video dovranno essere diretti ad illustrare il fenomeno migratorio attraverso storie individuali e/o familiari e/o comunitarie, considerando la possibilità di muoversi all'interno di un tema variegato e ricco di sfaccettature (i motivi della partenza, il viaggio, i lavori, l'emigrazione femminile, le comunità italiane all'estero, l'integrazione, gli scontri e gli incontri culturali, il ritorno, ed altro) e che abbraccia un periodo di circa cento anni.

Continue reading

Gli italiani in Brasile – IV° parte

Le trasformazioni politiche del Brasile

Nel 1888 il regime politico brasiliano cambia radicalmente. Pedro II si reca in Europa e nel mese di marzo la figlia Isabella, che regge l’impero in assenza del padre, abolisce definitivamente la schiavitù. L’ira dei grandi possidenti terrieri non è probabilmente sufficiente a motivare una sollevazione politica, anche perché la decisione era prevista da tempo. Infatti il ruolo e la visibilità del partito repubblicano e del movimento abolizionista erano divenuti sempre più notevoli. Tuttavia il malumore dei grandi proprietari si fonde con le rivendicazioni dell’esercito, con lo scontento di molti maggiorenti per l’inefficienza del gioco dei partiti – sino ad allora mediato dall’imperatore, che, però, adesso è malato – e con la scarsa simpatia della Chiesa cattolica per una casa regnante che vuole leggi favorevoli alla libertà di culto, alla laicizzazione della scuola e al matrimonio civile. Le diverse componenti della protesta si coagulano e portano alla rivoluzione del 15 novembre 1889 e all’instaurazione della repubblica. Il generale Manuel Deodoro da Fonseca diviene il primo presidente brasiliano e inaugura la stagione dei capi di stato incapaci dal punto di vista amministrativo, ma proni davanti all’esercito e ai grandi possidenti. In compenso il nuovo regime penalizza la gerarchia cattolica, che, autorizzata dalla Santa Sede, avvia nel dicembre del 1889 segreti pourparlers, ma non riesce a evitare la separazione tra Chiesa e Stato.

Continue reading

Tra le due Sponde

 Joseph Tusiani tra le due sponde dell’oceano, a cura di Antonio Motta e Cosma Siani, “Il Giannone”, 5, 9-10 (2007) San Marco in Lamis, Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Pietro Giannone” – Centro di Documentazione Leonardo Sciascia/Archivio del Novecento, 2007, 401 pp.

Continue reading

Modelli regionali di emigrazione

Appunti sul fenomeno migratorio in Campania

La Campania ha conosciuto due grandi esperienze migratorie verso l’estero: la cosiddetta “grande emigrazione”, a cavallo tra la fine del XIX secolo e il primo ventennio del XX, e l’emigrazione del secondo dopoguerra, stimolata soprattutto dalla domanda di manodopera dei paesi latinoamericani (in particolare Argentina, Brasile, Uruguay e Venezuela) e dei paesi del Nord Europa. L’emigrazione campana nel corso degli anni Cinquanta ha cambiato sostanzialmente la sua direzionalità, in quanto, da una parte, si sono affievoliti progressivamente i flussi verso le Americhe e, dall’altra, sono cresciuti di molto quelli diretti verso l’Europa settentrionale.
Continue reading

Gli italiani in Brasile – III° parte

La grande emigrazione verso il Brasile

E’ invalso da tempo l’uso di definire gli anni dal 1870 al 1915 come quelli della “grande emigrazione” italiana. Si tratta infatti di un periodo, nel quale gli agenti d’immigrazione delle due Americhe trovano una forte rispondenza nel mercato delle braccia italiane e nel quale reti informali (familiari, comunali e persino provinciali) provvedono un continuo ricambio di partenti. In tale periodo si possono distinguere tre fasi: la prima, che si protrae dal 1870 al 1890, vede la preminenza dell’Argentina come meta migratoria; la seconda, che copre quasi tutto l’ultimo decennio del secolo, assegna al Brasile la palma di paese preferito; infine a partire dal 1898 l’irrobustirsi del flusso dall’Italia meridionale trasforma gli Stati Uniti nell’America per eccellenza, ma non dimentica neanche gli altri paesi americani.
Il Brasile è quindi la meta principale dal 1890 al 1898, ma anche nella prima e nella terza, delle fasi appena descritte, attrae una cifra non disprezzabile d’immigrati italiani. Questi tendono inoltre a stabilirsi nella nuova patria, in aperto contrasto con quanto avviene nel Nord America. Vedremo più avanti ragioni e caratteristiche di tale sviluppo. Per il momento è interessante notare come l’emigrazione italiana verso il Brasile tra il 1870 e la grande guerra possa essere ulteriormente suddivisa in base alle aree di arrivo e alle occupazioni prescelte dagli immigrati. Tra il 1876 e il 1896 un’immigrazione eminentemente agricola porta gli italiani a dissodare le terre delle province, poi stati, di Santa Caterina, Paraná e Rio Grande do Sul. Dopo il 1885 e almeno sino al 1901 molti si recano a coltivare il caffè nello stato di San Paolo: parte di questi emigranti rientra poi in Italia; altri preferiscono restare, ma rifluiscono lentamente verso i centri urbani. Questo abbozzo di filone urbano-centrico si protrae nel primo quarto del secolo e trova sbocchi secondari negli stati di Espirito Santo e Minas Gerais: anche in queste zone e anche nel Novecento, però, gli impieghi agricoli affiancano sempre quelli industriali o commerciali.

Continue reading