Dominic Candeloro, Chicago’s Italians. Immigrants, Ethnics, Americans, Charleston, SC, Arcadia, 2003, 160 pp.
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La ricostruzione delle vicende di singoli insediamenti urbani di immigrati costituisce uno dei generi di monografie più diffusi nel campo degli studi etnici. In questo contesto, la comunità italo-americana di Chicago è stata oggetto di un cospicuo numero di ricerche che spaziano dalla pionieristica indagine di Giovanni E. Schiavo (The Italians in Chicago. A Study in Americanization, Chicago, Italian-American Publishing Co., 1928) al più recente libro di Thomas A. Guglielmo (White on Arrival. Italians, Race, Color, and Power in Chicago, 1890-1945, New York, Oxford University Press, 2003), passando attraverso il volume di Humbert S. Nelli (The Italians in Chicago, 1880-1930. A Study in Ethnic Mobility, New York, Oxford University Press, 1970) e la tesi di dottorato inedita di Rudolph J. Vecoli (Chicago’s Italians Prior to World War I, University of Wisconsin, 1963). A tutti questi lavori – eccetto lo studio di Guglielmo – attinge in maniera copiosa Dominic Candeloro per presentare una sintesi della presenza italiana a Chicago dall’arrivo alla metà dell’Ottocento dei fratelli Frank and August Lagorio, considerati i “pionieri” dell’insediamento italiano, all’elezione di Joanne Spata nel 2003 quale prima donna a presiedere il Joint Civic Committee of Italian Americans.
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