Peter G. Vellon, A Great Conspiracy against Our Race. Italian Immigrant Newspapers and the Construction of Whiteness in the Early Twentieth Century, New York, New York University Press, 2014, X-172 pp. Eddy Menichelli, La questione razziale negli Stati Uniti. Il racconto della conquista dei diritti civili sulle pagine de Il Progresso Italo-Americano, 1961-1965, Anagni, Alcheringa Edizioni, 2015, 163 pp.

Negli ultimi anni uno dei filoni più fertili degli studi etnici riguardanti gli Stati Uniti è stato l’analisi del whitening, cioè l’identificazione dei tempi e delle dinamiche dell’acquisizione di un’identità razziale bianca da parte dei

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Chicago's Italians. Immigrants, Ethnics, Americans

Chicago’s Italians. Immigrants, Ethnics, Americans

Dominic Candeloro, Chicago’s Italians. Immigrants, Ethnics, Americans, Charleston, SC, Arcadia, 2003, 160 pp.

 Chicago's Italians. Immigrants, Ethnics, Americans

La ricostruzione delle vicende di singoli insediamenti urbani di immigrati costituisce uno dei generi di monografie più diffusi nel campo degli studi etnici. In questo contesto, la comunità italo-americana di Chicago è stata oggetto di un cospicuo numero di ricerche che spaziano dalla pionieristica indagine di Giovanni E. Schiavo (The Italians in Chicago. A Study in Americanization, Chicago, Italian-American Publishing Co., 1928) al più recente libro di Thomas A. Guglielmo (White on Arrival. Italians, Race, Color, and Power in Chicago, 1890-1945, New York, Oxford University Press, 2003), passando attraverso il volume di Humbert S. Nelli (The Italians in Chicago, 1880-1930. A Study in Ethnic Mobility, New York, Oxford University Press, 1970) e la tesi di dottorato inedita di Rudolph J. Vecoli (Chicago’s Italians Prior to World War I, University of Wisconsin, 1963). A tutti questi lavori – eccetto lo studio di Guglielmo – attinge in maniera copiosa Dominic Candeloro per presentare una sintesi della presenza italiana a Chicago dall’arrivo alla metà dell’Ottocento dei fratelli Frank and August Lagorio, considerati i “pionieri” dell’insediamento italiano, all’elezione di Joanne Spata nel 2003 quale prima donna a presiedere il Joint Civic Committee of Italian Americans.
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